s

Canine ReproVet

 / Femmina  / Sterilizzazione: i pro e contro della chirurgia

Stop alla sterilizzazione di routine!

Linee Guida WSAVA 2024

I proprietari devono ricevere tutte le informazioni necessarie a prendere una decisione informata sulla sterilizzazione del loro animale da compagnia. Per supportare i Medici Veterinari nella comunicazione ai proprietari, la World Small Animal Association (Wsava) ha emanato le Linee guida globali sul controllo della riproduzione nel cane e nel gatto Guidelines for the control of reproduction in dogs and cats.

Se non siete pratici di lingua inglese, questo è il Blog che fa per voi per comprendere le nuove linee guida, alle quali tutti i Medici Veterinari devono attenersi per mantenere una buona practice. Il mondo si evolve, si evolve anche la medicina. E nel 2024 abbiamo dati sufficienti per sostenere che non è salutare sterilizzare (intendasi sia per il maschio, che per la femmina) a tappeto, soprattutto in età molto giovane. Vediamo insieme il perché.

Si tratta delle prime linee guida in materia di livello mondiale. Il documento è a cura del Reproduction Control Committee della Wsava, presieduto dal dottor Stefano Romagnoli.

Il documento della Wsava è una guida scientifica, basata sulle evidenze, al controllo della riproduzione e alle metodiche disponibili, chirurgiche. Il documento analizza anche i pro e i contro di ciascun metodo per la salute a lungo termine del cane e del gatto, affrontando anche le implicazioni etiche. Sono incluse anche le strategie di controllo della riproduzione nelle popolazioni di cani e gatti senza proprietario e detenuti nei rifugi.

Oggi, fa notare la Wsava, l’insorgenza di problemi di salute a lungo termine riconducibili a interventi di sterilizzazione routinaria va incontro ad un livello di accettazione sempre più ridotto.

Che cos’è la sterilizzazione chirurgica?

La sterilizzazione chirurgica del cane è una procedura che consiste nella rimozione degli organi riproduttivi, solitamente le ovaie e, in alcuni casi, l’utero nelle femmine (ovariectomia o ovarioisterectomia), e i testicoli nei maschi (castrazione). Questa procedura è comune e ha come obiettivo principale il controllo delle nascite, oltre a fornire in alcuni casi benefici per la salute e il comportamento. Tuttavia, è una decisione che richiede una valutazione attenta dei pro e dei contro.

I pro della sterilizzazione chirurgica, cosa sapevamo…

E’ universalmente riconosciuto ed accettato che la sterilizzazione venga eseguita per alcuni benefici che essa è in grado di apportare. Vediamo insieme quali sono questi pro.

Prevenzione delle gravidanze indesiderate: la sterilizzazione elimina la possibilità di gravidanze indesiderate, riducendo il numero di cuccioli non pianificati e contribuendo al controllo della popolazione canina.

Controllo delle patologie a carico dell’apparato riproduttore: la sterilizzazione (nelle femmine) elimina il rischio di piometra, una grave infezione uterina spesso letale. Inoltre, riduce il rischio di tumori mammari, soprattutto se la procedura viene eseguita prima del primo o del secondo ciclo estrale. La castrazione (nei maschi) riduce il rischio di tumori ai testicoli e problemi alla prostata, come l’iperplasia prostatica benigna e le infezioni prostatiche.

Miglioramento del comportamento: la castrazione può ridurre comportamenti aggressivi, marcatura del territorio e vagabondaggio in cerca di femmine in calore. I maschi sterilizzati tendono anche a essere più calmi e meno inclini a comportamenti dominanti. Nelle femmine, la sterilizzazione elimina il ciclo estrale, evitando il comportamento tipico del calore, come l’irrequietezza e l’interesse nei confronti dei maschi.

Aumento della longevità: i cani sterilizzati tendono a vivere più a lungo e a soffrire meno di alcune patologie, come il cancro all’apparato riproduttivo e le infezioni gravi. Anche la qualità della vita migliora, grazie alla riduzione del rischio di malattie.

Benefici per la socialità: la sterilizzazione contribuisce a ridurre il numero di cani randagi e abbandonati, aiutando a diminuire il sovraffollamento dei rifugi e migliorando la gestione degli animali domestici a livello comunitario.

I contro della sterilizzazione chirurgica, cosa sapevamo…

Così come ci sono degli innegabili vantaggi, sappiamo anche che esistono degli svantaggi nel sottoporre i nostri animali a sterilizzazione di tipo chirurgico. Vediamo quali erano le certezze sino ad oggi.

Effetti negativi sulla salute del cane: primo fra tutti, l’obesità. I cani sterilizzati tendono a diventare più sedentari e possono essere più predisposti all’aumento di peso. Tuttavia, una dieta adeguata e un esercizio regolare possono aiutare a mantenere il cane in forma. In secondo luogo, i problemi ortopedici. Alcuni studi suggeriscono che i cani sterilizzati in giovane età potrebbero essere più predisposti a problemi ortopedici, come la displasia dell’anca e la rottura del legamento crociato. Questo è particolarmente rilevante in alcune razze di taglia grande. Ancora, le alterazioni ormonali. Nei maschi sterilizzati molto giovani, la mancanza di ormoni sessuali può influire sullo sviluppo fisico e mentale. Questo può comportare cambiamenti nella crescita e nell’espressione dei comportamenti tipici.

Rischi legati alla chirurgia: come in qualsiasi intervento chirurgico, la sterilizzazione comporta rischi legati all’anestesia e alla chirurgia stessa, anche se in generale è considerata una procedura sicura. Il rischio di complicanze è basso, ma esiste sempre la possibilità di infezioni post-operatorie, emorragie e reazioni avverse all’anestesia.

E questo è quello che sapevamo, prima della riorganizzazione e rivalutazione degli studi scientifici che hanno poi portato alla compilazione della nuove Linee Guida della WSAVA. La guida, avverte la WSAVA, presenta il tema del controllo della riproduzione alla luce delle sue numerose variabili. “Ciò che è chiaro – conclude la WSAVA – è che non è più sostenibile la decisione di sterilizzare regolarmente e indistintamente tutti gli animali non destinati alla riproduzione”.

La gonadectomia porta alla perdita irreversibile degli ormoni riproduttivi, che coincide con una perdita del feedback negativo degli steroidi gonadici sull’asse ipotalamo-ipofisario. Quest’ultimo causa concentrazioni ematiche permanentemente aumentate di LH e FSH.

Per brevità di trattazione, ho preparato una tabella che illustra le possibili patologie legate a questo aumento di concentrazione di gonadotropine (LH ed FSH, ovvero ormone luteinizzante e follicolostimolante) nei cani sottoposti a chirurgia di sterilizzazione (femmine e maschi). Tantissimi sono gli studi in merito, e menzionarli tutti sarebbe pressoché impossibile in un unico articolo di blog. Parleremo più approfonditamente di questi argomenti, uno per volta. Per il momento, lo schema riassuntivo è quello che segue:

Parleremo di ciascuno di questi problemi in dedicati articoli del blog.

La decisione del se sterilizzare o meno va presa sicuramente con estrema consapevolezza dei rischi a medio e lungo termine, ed è certamente una decisione delicata. Non è di certo una scelta da “imporre” ai proprietari.

Per quanto mi riguarda, se ho di fronte dei proprietari responsabili, tendo a sconsigliare ove possibile la sterilizzazione e la castrazione, se la cagna ed il cane sono gestiti in famiglia, non corrono il rischio di poter scappare e di incorrere in accoppiamenti indesiderati. E, come me la pensa la WSAVA, che nelle sue linee guida, riferendosi agli animali di proprietà, laddove i proprietari siano consapevoli e responsabili consiglia un modus operandi come segue:

Per quanto riguarda le femmine, specialmente in alcune razze, è caldamente consigliato lasciare intatte le ovaie. Occorre sempre sottolineare che, per poter fare questa scelta, il proprietario deve assolutamente essere attento e responsabile, evitando le gravidanze indesiderate. Laddove non sia possibile controllare l’animale, è sempre però possibile rimuovere solamente l’utero (effettuando dunque la sola isterectomia). C’è da dire che, lasciare le ovaie, comporta che la cagna andrà comunque in calore e potrà rischiare tumori mammari estrogeno dipendenti e piometra del moncone uterino. Per dovere di cronaca, dico anche che l’isterectomia può predisporre al prolasso vaginale, specialmente quelle cagne di razze brachicefaliche che sono predisposte ad iperplasia vaginale e prolasso.

Discuteremo altrove di queste situazioni. Per i maschi, invece… eccovi i consigli del comitato scientifico WSAVA:

Come si può notare, per il cane maschio sono consigliabili tutti gli approcci diversi dall’orchiectomia. Di ciascuno di questi avremo modo di parlare molto più approfonditamente. Per il momento vi basti avere in mente la posizione di un comitato scientifico di elevata caratura per prendere decisioni consapevoli e frutto di valutazioni sul rapporto rischio/beneficio.

Ovviamente, e sottolineo ovviamente, questi discorsi non valgono quando non si è in grado di controllare in modo adeguato i propri cani (es. cani che vivono liberi di vagare in paese, cani in giardini non custoditi con libero accesso ad altri cani, proprietari poco responsabili e poco attenti).

Qual è la posizione del comitato a proposito di sterilizzazione in età pediatrica?

Parlando di sterilizzazione (o anche castrazione) precoce, ovvero quella che viene praticata fra le 6 e le 16 settimane di età, apriamo un capitolo enorme: il cucciolo, a quest’età, non ha ancora sviluppato una sufficiente immunità. Inoltre, è ancora un soggetto immaturo. L’intervento chirurgico praticato in età pediatrica espone i cuccioli a infezioni anche molto gravi (Cardwell, 1993; Howe, 1997; Howe et al. 2000, 2001). Durante l’intervento, i rischi di danno tissutale sono molto più accentuati, data la fragilità dei tessuti stessi legata all’immaturità fisica. Nei cuccioli di cane sia maschi che femmine, la gonadectomia prima della pubertà ritarda la chiusura della cartilagine di accrescimento del radio e dell’ulna. Come conseguenza, nei cani sottoposti a chirurgia di sterilizzazione o castrazione prima dei 12 mesi, il rischio di sviluppare patologie ortopediche è molto alto (Hart et al., 2014, 2016, 2020; May, 1998; Spain et al., 2004a; Torres de la Riva et al., 2013; van Hagen et al., 2005; Zlotnick et al., 2019). Nelle cagne, la gonadectomia effettuata prima del primo calore, in età prepubere, porta al mancato sviluppo della vulva, che tende a rimanere nella sua conformazione giovanile (si parla di ipoplasia vulvare o vulva prepubere). A causa della mancanza degli ormoni steroidei sessuali, la vulva rimane in uno stato di sottosviluppo giovanile, e come conseguenza possono aversi vaginiti ricorrenti, dermatiti perivulvari e infezioni urogenitali (Jagoe & Serpell, 1988; Joshua, 1965; Salmeri et al. 1991a, 1991b).

In conclusione…

adesso avete tutti gli strumenti per poter discutere in modo consapevole con il vostro Medico Veterinario di fiducia a proposito di sterilizzazione e castrazione. Un ultimo consiglio: prendere un cane comporta delle responsabilità, anche per quanto riguarda la sua salute riproduttiva. Decidere di tenere un cane intero ha delle conseguenze, quanto decidere di farlo castrare/sterilizzare. Un animale è un impegno. Non prendetene uno se non siete in grado di garantire il massimo delle cure e delle attenzioni.

Come al solito, sono disponibile al confronto nei commenti! Ci vediamo al prossimo articolo…

Post a Comment

Canine ReproVet è un Blog di informazioni per allevatori e proprietari di cani, che tocca argomenti legati alla salute riproduttiva dei nostri amici a quattro zampe. Le informazioni contenute in questo sito sono da ritenersi un arricchimento culturale per il proprietario, e non sostituiscono assolutamente un più attento consulto da parte di un Medico Veterinario.